Illegittimo il sequestro del conto corrente societario
Il sequestro del conto corrente della società è illegittimo se la stessa è estranea al reato tributario e questo è stato commesso dal legale rappresentante.
Il sequestro del conto corrente della società è illegittimo se la stessa è estranea al reato tributario e questo è stato commesso dal legale rappresentante.
Le regole sulla tutela dei terzi e sull’esecuzione del sequestro previste dal codice antimafia si devono applicare anche alle confische per i reati tributari.
Affinché sussista il reato dichiarativo nella società di persone è necessario fare riferimento a quanto evaso dai singoli soci. Così ha stabilito la Cassazione nella recente sentenza dello scorso 16 settembre nella quale afferma altresì che “Il risultato di esercizio deve essere calcolato secondo la quoto di partecipazione”.
In ambito tributario le sanzioni penali si attuano solo al verificarsi di alcuni comportamenti commessi dal contribuente. Possono consistere nell’emissione di fatture false, per costi inesistenti al fine di fruire di agevolazioni di imposta o per abbattere il reddito imponibile IRPEF, IRES, o IVA. Oppure, ancora l’omesso versamento di imposte sui redditi, IVA o ritenute […]
L’orientamento giurisprudenziale oggi prevalente ricostruisce il reato di cui all’art. 2 d.lgs. 74/2000 secondo una struttura bifasica. Secondo tale interpretazione il fatto che costituisce il delitto si divide in due differenti momenti. Il primo si concretizza nella condotta propedeutica di acquisire fatture per operazioni inesistenti, si tratta di un antefatto penalmente irrilevante, esclusivamente prodromico alla […]
In materia di reati tributari, il pagamento integrale del debito tributario, anche mediante ravvedimento operoso può portare, in alcuni casi alla non punibilità.
Per i delitti di dichiarazione fraudolenta, infedele o omessa (articoli 2, 3, 4 e 5 d.lgs. 74/2000) non sempre il pagamento del debito tributario comporta la non punibilità. Infatti, solo se avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo il reato non è punibile.